PREVENZIONE 15/12/06 – METRO
Prevenzione? Se vuol dire vivere in allarme permanente, no grazie. Gli ultimi 15 anni sono stati caratterizzati da un crescente allarmismo da parte della Medicina mediatica. “Controllatevi, esaminatevi, radiografatevi!” è stato il leit motiv. Gli esami diagnostici sono senz’altro importanti e in molti casi sicuramente preziosi, ma c’è qualcosa che non va. Questa esasperante corsa al “controllo” permanente ha alterato l’atteggiamento mentale delle persone le quali vivono continuamente come se fossero in procinto di ammalarsi e devono verificare in continuazione se ciò sta per accadere. Secondo me è sbagliato. Sappiamo che la mente svolge un ruolo importante nelle malattie. Sappiamo che gli stati emozionali condizionano il nostro sistema immunitario. Non è bene pensare in continuazione a quante malattie ci potrebbero colpire ogni momento, è bene pensare di stare bene! E poi, diciamola tutta, è impossibile monitorare ogni organo in continuazione, a meno di passare la vita a fare analisi tutti i giorni! La prima prevenzione, lettori di Metro, è: onorare la propria vita – dare spazio alla creatività – alimentarsi bene – rispettare i propri bisogni – avere una vita sessuale intensa, basata sull’amore – ridere molto – arrabbiarsi meno – contemplare più spesso albe e tramonti – osservare il cielo più volte al giorno – accettare la morte come parte integrante della vita – curarsi, se possibile, con rimedi che rispettino l’organismo, senza violenza e sopraffazione da parte di armi chimiche. Difendetevi dal terrorismo mediatico, non fatevi contagiare dalla paura di un nemico che sta per arrivare non si sa quando né da dove. Non fatevi trascinare dal bisogno dell’ipercontrollo totale (peraltro impossibile) perché vi impedirà di vivere pienamente la vita. Se è giusto combattere il terrorismo delle bombe, è altrettanto giusto combattere il terrorismo delle malattie. Inculcare paura è dannoso per la salute mentale e fisica. Abbiate fiducia in voi e nella vostra voglia di vivere. Recita un proverbio cinese:” la paura bussa alla porta, la fede la apre e.non c’è nessuno”. Marco Lombardozzi