OSSESSIONI: È UN PROBLEMA D’AMORE – METRO
Quando Mario era bambino ogni volta che rientrava in casa, dopo una passeggiata con la baby sitter, correva incontro alla madre per abbracciarla. La madre, però, prima lo portava in bagno, gli lavava le mani e il viso e poi lo prendeva in braccio. Impiegai due anni di terapia per far capire a Mario perché era un ossessivo: aveva imparato molto presto che, per ricevere affetto, doveva essere pulito! Il ragazzo che non smetteva mai di lavarsi era in realtà alla continua ricerca di…amore. Per le persone di sesso femminile questi comportamenti compulsivi li troviamo nell’ossessione di tenere la casa sempre pulita e in ordine, vere e proprie “persecuzioni” per coloro che vivono con tali individui. I rituali ripetitivi che molti attuano nel corso della loro giornata hanno lo stesso significato: in tutti una disperata, ossessiva ricerca di sicurezza e di accettazione, al solo scopo di ricevere quell’amore tanto anelato e, forse, mai realmente avuto. L’ossessione per la pulizia è figlia dell’epoca moderna nella quale la continua ricerca di asetticità, disinfezione, attacco a batteri, virus e microrganismi vari, fa da specchio alle difficoltà di contatto, alla paura dello scambio tra esseri umani, fino all’estremo “fare l’amore con i guanti”. In un mondo che persegue in modo così esasperato l’assenza totale di microbi, non c’è posto per il contatto affettivo e per l’amore. Così viene trasmesso da genitore a figlio un modello di comportamento che produce una sindrome in costante aumento: l’ossessione. Ha un senso curare questa malattia con psicofarmaci? Ha un senso eliminare l’ansia dei “non amati” con potenti ansiolitici? Noi crediamo di no. Fatta eccezione per casi ingestibili (rari), non crediamo che l’unica via terapeutica sia quella dell’ “addormentamento” delle facoltà mentali. Il nostro obbiettivo deve essere il superamento del problema che sta a monte, usando come mezzi terapeutici la psicoterapia, i fiori di Bach, i rimedi omeopatici, le tecniche di autocoscienza corporea. Strumenti atti a rendere questi individui non più dipendenti dal modello trasmessogli. Abbiamo tutti piacere se nella nostra vita è presente amore, ma esiste la concreta possibilità che possiamo tollerare anche di non averlo e non vedere, con ciò, minacciata la propria esistenza. Personalmente ritengo più bello e appagante dare amore piuttosto che riceverlo, anche perché il nostro essere ha tutti i requisiti per tollerare l’amore negato. Se impariamo ad amare avremo meno bisogno di essere amati e le forme ossessive diventeranno un ricordo lontano…con buona pace di chi ci sta intorno.