LAVORO QUINDI SONO GENNAIO 08 – METRO
“Lavoro quindi sono”. La fiducia nelle proprie capacità deriva anche dalla possibilità di sostenere se stessi e la propria famiglia, di dare sicurezza e benessere alla propria vita e a quelli che ci sono intorno. La precarietà e la mancanza di lavoro, “cari” alla realtà italiana, minano le basi di quella fiducia. La serenità che vedo nei volti dei cittadini di altri paesi europei, non la trovo negli sguardi dei miei concitttadini, e me ne rammarico. Si sta ammalando l’ “anima” ed è una malattia peggiore delle epidemie virali, lo dicono alcune ricerche. Si promuovono tanto i vaccini per l’influenza, ma cosa si propone per il mal d’anima da mancanza di lavoro? Qualsiasi governo deve prendere atto che è pericoloso sfiduciare i cittadini in questo modo, perchè si preparano i germi per le destabilizzazioni sociali, così come il batterio o il virus destabilizzano il sistema immunitario quando lo attaccano continuamente. A voi, miei concittadini, dico con chiarezza che bisogna lottare per affermare la propria dignità, nessuno ve la regala. Nessuno vi regala la fiducia in voi stessi e la certezza di un futuro. L’unica via è costruire la propria strada con onore. Se vi prostituite alla raccomandazione o, peggio, ad altro, la gioia iniziale si trasformerà in malessere cronico. Se accettate di bere vino cattivo, prima o poi il vostro fegato si ammalerà. Se accettate dentro di voi di farvi umiliare, vivrete da umiliati. La vita non è facile per nessuno, ma possiamo scegliere di viverla da uomini e donne capaci di lottare, oppure da schiavi che hanno perso la propria identità.