CARI UOMINI E DONNE DEL MIO TEMPO – METRO
Cari uomini e donne del mio tempo, vi riconosco dall’ipocrisia del buonismo imperante e della vanità apparente. Pacifisti dell’ultim’ora in cui l’ambizione sfrenata di mettervi in mostra vi stimola performance, appelli e concerti nella vacuità di un impegno sociale che, nel vostro caso, assume solo le sembianze del narcisismo per un’apparizione in più sulla pelle di chi, nell’anonimato della sua morte, non avrà mai un volto da mostrare. E vi riconosco, uomini e donne del mio tempo, dalla bramosia di potere e di possesso che fa aprire le vostre fameliche bocche per conquistare con arrogante violenza una fetta di potere in più, una fetta di denaro in più, una fetta di mondo in più. E anche voi, nel nome di un ordine mondiale, di una guerra che non riesce a trovare un senso neanche sulle vostre lingue bugiarde, vi nutrite di vite umane. Ma ci sono uomini e donne del mio tempo che hanno deciso di andare oltre, di non cadere nei tranelli, che si chiamino guerra o pace, di non alimentare l’avidità di denaro così come la vanità e la sete di apparire, e non ascoltano più. E vi conosco, uomini e donne del mio tempo, vi vedo ogni giorno lavorare sodo nei vostri mestieri, credere nella vita e nei sentimenti, credere nella vostra testa pensante. Conosco i vostri princìpi:” non sbagliare mai con la testa di un altro”, e così vi assumete la responsabilità dei vostri pensieri e il dolore del sentirvi estranei ad un mondo e ad una realtà che non sarà mai la vostra, fatta sempre più di parole che riempiono l’aria, come l’intestino si riempie di escrementi e, come l’intestino quando è saturo si libera, così assistete alla liberazione di fiumi di parole: pro, contro, guerra, pace, occidente, oriente, destra, sinistra. E mentre i predatori conquistano nuovi territori e i narcisisti occupano nuovi spazi nella società dello spettacolo, voi, in silenzio, mantenete il centro del vostro essere libero, lo lasciate respirare e gli permettete ancora di amare, lo fate vivere lontano dall’odore di coloro che si nutrono del cadavere della grande menzogna. Cari uomini e donne del mio tempo che credete alle illusioni del Grande Fratello, che credete nella bontà di chi si professa buono solo per ottenere un posto nel circo del vuoto apparire, che vi illudete che chi parla di guerra o di pace lo faccia sempre nel vostro interesse e per il vostro bene, come un genitore ricattatorio fa spesso nei confronti dei propri figli, creando l’inganno che produrrà un adulto border line o paranoico, sappiate che esistono uomini e donne del vostro tempo che hanno rinunciato alle illusioni. Sappiate che vi fu un tempo in cui l’amore, la dignità e il rispetto verso se stessi e gli altri, occuparono un posto predominante tra gli esseri umani e il lato oscuro della forza non prendeva il sopravvento sotto le sembianze di angelici salvatori dell’umanità, che poi raccontino di volerla salvare con la guerra o con la pace, il sapore è sempre quello amaro dell’inganno. Sappiate che, in nome di una salute mentale e fisica che il mondo sembra aver completamente dimenticato, vi sono uomini e donne del vostro tempo che vogliono camminare insieme a voi, ma sappiate anche che quando vi incollate davanti alla televisione per nutrire e dare forza ai parolai della guerra e della pace, loro no, loro stanno da un’altra parte.