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PAURA – METRO

“Dottore, d’improvviso ho scoperto di avere paura!”. Questa frase mi è stata detta da una giovane paziente pochi giorni dopo l’orrore di New York. Altri pazienti mi hanno riferito lo stesso sentimento. E’ la paura che affiora improvvisamente poiché alcuni fatti ci fanno scoprire quanto sia incerta la vita e poco conoscibile il futuro. L’umanità si dibatte da millenni intorno a questi angosciosi interrogativi. Soprattutto i bambini ed i giovani, più vulnerabili e sensibili, devono essere aiutati da noi adulti a tollerare ed integrare queste paure esistenziali che scoppiano dentro all’improvviso come le Twin Towers. Dobbiamo proteggere i nostri bambini non tanto dall’orrore esterno, è un errore secondo me volergli chiudere gli occhi, bisogna proteggerli dall’angoscia interna che nasce4 dal senso di vulnerabilità e di insicurezza. Allora è necessario trovare questa sicurezza dentro di noi, ma non può derivare dal controllo poiché, abbiamo visto, non possiamo controllare tutto. Questo tipo di sicurezza è la conseguenza dell’apertura verso le nostre zone interiori, i nostri lati oscuri che troppo spesso vogliamo ignorare senza rispettare le nostre debolezze e senza rispettare i nostri sentimenti, quali essi siano, curandoli come si curano i fiori di un giardino. Rispetto per la propria vita prima di tutto, poi è logica conseguenza il rispetto per quella degli altri. Se accettiamo e tolleriamo le nostre parti vulnerabili, rispetteremo quelle altrui, lasceremo ad ognuno la responsabilità della propria vita e noi troveremo la forza di andare avanti. La sicurezza non deriva dall’accettare sempre delle sfide, la sicurezza interiore proviene dalla conoscenza delle proprie capacità e dei propri limiti. La paura non può essere eliminata, non possiamo far scomparire dalla nostra vita questo sentimento, ma conoscendoci meglio in ogni nostro aspetto ed accettando tutte le nostre parti possiamo tollerarla e continuare a vivere anche quando l’orrore e il buio ci circondano. Così possiamo dare una speranza ed un punto di riferimento ai bambini e ai giovani che ci guardano con occhi spaventati. Qui di seguito elenco alcuni concetti che la mia esperienza di medico e psicoterapeuta mi fa considerare importanti nello sviluppo della personalità e nella costruzione di un io integrato con il sé. Chiunque riuscirà a realizzare tutti i punti che descrivo avrà molte possibilità di integrare le sue parti oscure e, in tal modo, di sciogliere alcuni nodi profondi legati alla paura e all’insicurezza: – Non puoi obbligare qualcuno ad amarti. Ciò che puoi fare è saper essere te stesso e renderti allo stesso tempo persona che può essere amata. – Non devi confrontarti con il meglio che gli altri sanno fare ma con il meglio che tu puoi fare. – Impara ad essere una persona che fa ciò che deve essere fatto quando bisogna che sia fatto, incurante delle conseguenze. – Se qualcuno non ti ama nel modo in cui tu vuoi essere amato non vuol dire che non ti ama nel modo in cui può amarti. – Se non sei disposto a farti male non imparerai mai a camminare. – Accetta che due persone possono guardare la stessa cosa e vedere qualcosa di molto differente. – Ricorda che non è sempre sufficiente saper perdonare gli altri. A volte bisogna imparare a saper perdonare se stessi.