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MALATTIE E OMBRE – METRO

L’umanità del terzo millennio si prepara a sopportare un passaggio epocale sconcertante. Il cielo sembra capovolgersi: tecnologie estreme, guerre sofisticate, spie informatiche, sconvolgimenti alimentari, migrazioni di massa, cataclismi naturali. Non è un bollettino catastrofico ma la sintesi di un normale telegiornale al quale assistiamo quotidianamente. Il mondo della salute e della malattia fa la sua parte in questo momento travagliato. Gli osservatori U.S.A. e quelli Europei registrano in continuazione la nascita di nuove sindromi e patologie: trenta nuove malattie infettive negli ultimi vent’anni, malaria e tubercolosi in aumento di diffusione così come la meningite meningococcica e il colera, queste ultime a seguito del progressivo declino della salute nei paesi poveri (mortalità infantile del 120 per 1000 contro il 15 per 1000 dei paesi ricchi). A questi dati si aggiungono quelli inerenti un malessere più sottile ma non meno grave, che non viene catalogato secondo i protocolli clinici e finisce nel mare magnum delle cosiddette malattie psicosomatiche. Edward Shorter, professore di Storia della Medicina all’Università di Toronto, riferisce che un’inchiesta fatta su un campione di 100 persone negli anni Trenta offrì come risultato che ciascuna si era ammalata, in media, una volta l’anno. La stessa indagine fatta nel 1996 ha dato una sorprendente risposta: la media si è alzata a tre volte l’anno, nonostante gli enormi progressi della Medicina! Come si può spiegare tutto ciò e cosa possiamo fare? Mi sembra che la moderna civiltà stia dimenticando sempre di più l’esistenza dell’Ombra. L’Ombra è quella parte di noi che ci è nascosta, vive nel regno sotterraneo dell’inconscio ma è la nostra perenne compagna lungo il viaggio della vita. L’esistenza dell’Ombra non è visibile ma è percettibile e le sue energie fanno parte integrante della psiche umana, ma quando vengono ignorate diventano distruttive. Per assorbire l’Ombra, e quindi renderla meno pericolosa, occorre darle spazio, permetterle di mostrare al mondo la propria faccia, bella o brutta che sia, buona o cattiva, poiché è l’unico modo per impedire il suo portato distruttivo. In tema di malattie, dunque, bisogna rivedere qualcosa, poiché alla diagnosi del microrganismo responsabile della patologia, alla scannerizzazione dell’organo e all’esame del sangue, importanti e imprescindibili, manca qualcosa. Manca la conoscenza della zona d’ombra che sottende al sintomo, al disturbo, alla malattia. La domanda che il popolo della Medicina deve porsi è anche quella inerente energie più sottili e meno evidenti che vivono in un mondo impalpabile di cui tutti percepiamo l’esistenza ma, spesso, facciamo finta di non vedere. Questo mondo è stato chiamato in vari modi: Ananke, Anima, Genio, Inconscio etc. Così come il cervello non può vivere senza cuore e la luce senza il buio, non si può negare o ignorare l’esistenza dell’Ombra. Una chiave di lettura dell’aumento delle malattie può essere anche questa e se si vuole avviare un processo terapeutico completo, che renda protagonista il malato e collochi la malattia al centro della sua esistenza, bisogna prendere coscienza della zona d’ombra che si nasconde nel sintomo ed integrarla nella propria vita. Quanti sono disposti a farlo?