SACROMETRO
Il recente convegno internazionale Luomo e il mistero, organizzato dalle Edizioni Mediterranee a Riccione, ha messo in risalto molti temi nascosti; tra questi quello che emerge dalla relazione di Pierluigi Zoccatelli, vicedirettore del CESNUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni), mi è sembrato molto stimolante. Nella sua conferenza Zoccatelli ha comunicato i risultati di una vasta e approfondita indagine dalla quale è emerso che il numero delle persone che si avvicinano sempre di più ad un credo nei confronti di energie soprannaturali si attesta, a livello mondiale, all80% dellintera popolazione del pianeta! Questo dato è esplosivo se si pensa che nei primi anni 80 il declino del religioso era verticale a favore della Scienza, in particolare la Medicina, che veniva ritenuta concreta, agnostica, atea e rassicurante. Ora la tendenza si è invertita e lumanità intera mostra una enorme ricerca del SACRO. Non mi interessano le specifiche forme religiose verso cui confluisce questo grande desiderio di spiritualità ( solo in Italia: 363.000 Protestanti, 400.000 Testimoni di Geova, 15.000 Induisti, 74.000 Buddhisti, 100.000 Movimenti del Potenziale Umano, 13.500 Area Esoterica etc., oltre ovviamente al Cristianesimo, Ebraismo, Islamismo e così via). Ciò che trovo fortemente indicativo è il movimento generale verso qualcosa che, sotto il nome di SACRO, fa echeggiare nellanimo di ognuno di noi un contatto profondo con qualcosa che non è osservabile al microscopio o attraverso unecografia, ma che permea i nostri organi così come le nostre emozioni, la natura fuori di noi e le persone intorno a noi. Questa condizione spirituale è stata totalmente cancellata dalla Scienza moderna, come un nemico da distruggere, ed ora stiamo assistendo ad una ribellione collettiva che vuole riscoprirlo. Anche in Medicina si avverte questa reazione. Il mondo spirituale del malato, ignorato dalla Medicina moderna, emerge prorompente e cerca spazio per esprimersi. I malati ci chiedono sempre più di essere visti, intendendo con ciò di essere compresi e curati anche per quel che riguarda lanima sofferente. Cosa risponde il medico? Può soddisfare queste richieste solo con una ricetta di farmaci? Sembra di no. La crisi, però, non riguarda solo i malati, sono molti i medici che mi chiamano esternando la stessa fame di SACRO dei loro pazienti e vogliono capire come applicarla nella professione. Medici di ogni branca specialistica vivono lo stesso momento collettivo e sentono che la Medicina moderna, sia pur valida ed utile in molti casi, è venuta meno in qualcosa, manca qualche elemento che non si può più trascurare: più meticolosamente riusciamo a descrivere i nostri organi, scrive Havel , presidente della Cecoslovacchia, più sembriamo fallire nellafferrare lo spirito che ci dà lesperienza unitaria del nostro Sé. Lantica Medicina era un sacerdozio, intendendo così che le malattie del corpo non erano scisse dalle alterazioni dello spirito. Ed è così, a mio avviso, che deve tornare, perché questo lumanità sta chiedendo a gran voce. La ricerca scientifica non deve prescindere dalla considerazione che ogni gesto della nostra vita quotidiana contiene in se unenergia che noi chiamiamo spirituale o sacra. Un sintomo, una malattia, un disturbo ci parlano di qualcosa che va oltre, qualcosa che il malato non riconosce ma che affonda le radici nel suo mondo più nascosto. Il medico deve poter aiutare chi soffre a ritrovare la via spirituale verso il proprio sé, ed armonizzare così lanima insieme al corpo. Cè tanta sofferenza nel mondo, cè tanta confusione tra la gente, cè fame di SACRO.