L’AMORE MATERNO NON ESISTE – METRO
Ci hanno riempito la testa con l’immagine indistruttibile ed indiscutibile dell’amore materno. Ci hanno propinato come unica certezza affettiva, nella vita, l’amore materno. Ci hanno convinto che l’unico vero affetto che non tradisce e non abbandona mai è quello dell’amore materno. L’arresto della madre del piccolo Samuele, se venisse confermata la sua colpevolezza, sarebbe solo l’ultimo di tanti avvenimenti che smascherano questa teoria, questa pia illusione in cui l’uomo-bambino ha avuto ed ha bisogno di credere. Non c’è dubbio che certi gesti si compiono in condizioni di salute mentale, in genere, alterata, ma vi sono anche madri che abbandonano i propri figli nei cassonetti, accettiamo anche per loro una salute precaria, ma allora questo amore materno non è così assoluto e al di sopra di tutto. E’ bene che uomini e donne si confrontino su questo tema, per maturare, crescere ed avere un rapporto adulto tra di loro. Se il padre è stato troppo assente negli ultimi decenni, la madre è stata troppo onnipotente nel considerarsi unica portatrice di un amore unico, e ciò non è vero. Quando la madre si convince di doversi immolare in nome di questo amore assoluto, si danneggia e finirà per odiare il figlio, anche se può non esserne cosciente, il quale diventa colui che le impedisce di vivere la sua vita. Sarebbe liberatorio per le madri riconoscere che questo decantato amore in realtà non esiste nei modi in cui è stato descritto, tutti noi dobbiamo accettare questa realtà per uscire dalla dimensione della Grande Madre castrante, rappresentata nell’antichità dalla dea Cibele. Questo percorso è importante per la donna perché le permette di incontrare l’uomo sulla base di un amore maturo senza volontà di dominio, per l’uomo perché così incontra la propria identità maschile, evitando la castrazione simbolica, ed imparando a non santificare o demonizzare la donna bensì ad amarla come un essere umano. Ma non è facile. Vedo molte resistenze nei miei pazienti, uomini e donne, a riconoscere che la propria madre non è stata come lei si descrive o come loro l’hanno voluta immaginare. ” I bambini sono grati all’adulto che legge loro storie di streghe “, scrive Robert Bly, ” dimostrando loro che non sono pazzi quando vedono che la propria madre, considerata da tutti amorevole, a volte ha una faccia da strega, e ogni bambino sa di essere troppo piccolo per poterci fare qualcosa”. L’amore materno e quello paterno sono realtà che esistono solo se esistono realmente, non sono scontati, e rappresentano comunque espressione di esseri umani che, in quanto tali, sbagliano, non sono perfetti e hanno i loro problemi. Volere a tutti i costi imporre un’immagine angelica della madre è molto pericoloso; la madre spesso non vede i bisogni reali del bambino ma chiede al bambino di soddisfare i suoi:” devi andare bene a scuola, devi mangiare, devi essere buono, devi riconoscere che quello che faccio è per il tuo bene etc.etc.” Ciononostante viene sempre data l’immagine della madre che ama di un amore infinito ed eterno, qualunque cosa faccia il figlio. Ma questa è un’illusione creata per rivestire di felicità l’eterna paura dei bambini di non essere amati. Mi auguro che questo mito illusorio possa essere trasformato in qualcosa di più aderente alla realtà umana e non ai sogni. Mi auguro che la figura della madre sia vista nella sua realtà e non come un emblema intoccabile e sacro, ne vediamo i danni nei rapporti tra uomo e donna. Siamo profondamente addolorati per i tanti bambini che sono stati traditi proprio da quel tipo di amore materno, in cui li avevano fatti credere.